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Il bilinguismo è un superpotere

  • Immagine del redattore: Mateja Nanut
    Mateja Nanut
  • 22 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Perché il bilinguismo nei bambini è un dono da proteggere


Crescere bilingue non significa solo parlare due lingue, è vivere due modi di stare al mondo, due sfumature della propria identità che convivono in armonia. Chi cresce bilingue sa cosa significa sentirsi a casa in due idiomi, con due suoni che raccontano due storie. Una lingua con cui si sognano le fiabe, l’altra con cui si affrontano i compiti, una per le carezze, una per il telegiornale. Entrambe vere, entrambe necessarie.


A volte, ancora oggi, ci si chiede: “Ma non sarà troppo per un bambino?”, “Non rischia di fare confusione? Di parlare tardi?” Spoiler ➡️ No!

I bambini hanno una straordinaria capacità di distinguere e muoversi tra le lingue. Mischiarle, a volte, è solo un passaggio, un ponte tra due mondi che stanno imparando a coesistere. Non è un difetto, è una ricchezza. E sì, a volte iniziano a parlare un po’ più tardi, ma non è un ritardo, è la ricerca dell’equilibrio. Quando le due lingue trovano il loro posto, il linguaggio fiorisce.


Quando un genitore parla nella sua lingua madre, non sta solo “insegnando parole”, sta costruendo un ponte affettivo, profondo e sicuro. Quella lingua è casa. È dove vive la memoria, l’intuizione, la risata spontanea. Per un genitore, parlare la propria lingua è più che una scelta educativa, è un gesto d’amore, è dire “ti voglio bene” nel modo più autentico possibile, è trasmettere radici e identità.

Chiedere a un genitore di smettere di parlare la sua lingua con il figlio — nella speranza di “favorire l’apprendimento dell’altra” — è un errore, è come suggerirgli di smettere di essere se stesso. Non solo perché non funziona, ma perché toglie spazio a un legame emotivo profondo.


Molti bambini bilingui entrano a scuola con un bagaglio linguistico e culturale che troppo spesso viene trascurato o considerato da correggere. Ma ogni volta che la scuola ignora o respinge una lingua, invia un messaggio implicito: “questa parte di te qui non serve”.

E invece serve eccome. Serve per sentirsi interi, serve per imparare meglio e per crescere con fiducia.

La scuola può diventare uno spazio che valorizza, che accoglie le lingue senza giudizio, che incoraggia l’uso della lingua madre a casa e non lo ostacola. Non è necessario conoscere tutte le lingue per rispettarle, basta ascoltarle, riconoscerle e lasciarle entrare.

I bambini sanno fare spazio a più mondi. Non è vero che fare code-switching è un problema. I bambini bilingui hanno la capacità innata di navigare tra le lingue con naturalezza. A volte fanno una pausa in una lingua per poi riprenderla più avanti. A volte mischiano. Ma non è confusione: è costruzione. In realtà, il bilinguismo li aiuta a sviluppare flessibilità mentale, creatività, empatia. Li aiuta a pensare più in grande, a vedere il mondo con più occhi.

Essere bilingui è un dono. Non solo per chi lo vive, ma per tutta la comunità. I bambini bilingui sviluppano flessibilità mentale, creatività, apertura verso l’altro. Non imparano solo a parlare, imparano a pensare in più modi, a vedere le cose da più angolazioni, a sentire il mondo in più colori. E questo dono va coltivato, non frenato.


Ogni bambino ha diritto a crescere nelle sue lingue, senza dover scegliere. Ogni genitore ha il diritto di parlare al proprio figlio nella lingua con cui sa dire “ti voglio bene” nel modo più autentico. Ogni insegnante ha il potere di accogliere tutto questo — o di spegnerlo.

Scegliamo di nutrire le lingue, non di uniformarle. Perché quando lasciamo che un bambino cresca bilingue, gli stiamo dicendo che può essere tutto ciò che è, senza rinunciare a nulla.


Essere bilingue non è mai stato qualcosa che ho scelto, ma qualcosa che ho ricevuto — in regalo. Dvojezičnost ni bila moja odločitev, temveč darilo, ki ga danes nosim s hvaležnostjo.
Essere bilingue non è mai stato qualcosa che ho scelto, ma qualcosa che ho ricevuto — in regalo. Dvojezičnost ni bila moja odločitev, temveč darilo, ki ga danes nosim s hvaležnostjo.


🟣 Se anche tu credi che ogni lingua sia un dono, condividi.



 
 
 

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